venerdì 4 febbraio 2011

I CORSI DI PREPARAZIONE ALLA NASCITA, PERCHE’ E QUALE QUALITA’ CERCARE

L’importanza dei corsi di preparazione alla nascita

Per lungo tempo la nascita è stata assistita da una donna esperta di parti. Il sapere era per lo più tramandato di generazione in generazione e risultava normale nella vita di ogni donna osservare le madri in travaglio e durante il parto, acquisendo in questo modo più sicurezza e competenze.
Da sempre il dolore ha rappresentato l’espressione fisica della paura dell’ignoto nei confronti di questo evento che per ogni donna e per ogni bambino è diverso e non prevedibile.
Da qui, fin dalla notte dei tempi, il ruolo principale dell’ostetrica e delle altre donne che seguivano la nascita è stato quello di sostenere la partoriente cercando di alleviarne il dolore: la loro presenza, l’ambiente riservato, le parole amorevoli, i gesti gentili, accompagnavano alla luce il nuovo bambino e la nuova madre.
Nel momento in cui il luogo del parto si è trasferito in ospedale, l’evento nascita è stato sempre più isolato: spesso le donne sono accompagnate solo dal marito e non hanno mai visto e vissuto un parto.
Da queste premesse nasce l’esigenza delle donne in gravidanza di frequentare un corso di preparazione alla nascita: che spieghi cosa succederà, chi le sarà a fianco, come “gestire il travaglio”. Purtroppo frequentemente, il gestire il travaglio, si tramuta nell’idea di poter controllare il dolore e ci si aspetta delle tecniche speciali per riuscire a contenere la paura dell’ignoto.
In realtà, il corso di ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA, non vuole insegnare come e cosa fare, ma dare spazio ed espressione per focalizzare insieme quale sia la propria dimensione e quali strumenti ci siano per avere una buona esperienza di nascita, qualunque essa sia.

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