mercoledì 9 novembre 2011
LIBERI DI...
LIBERI DI...
di dormire nella pancia (e quindi di non muoverci)
di decelerare al bisogno
di meconiare un pochino (se occorre)
di non piangere immediatamente
di restare un po' ipotonici (si chiama pausa di riflessione)
di nascere in acqua o per terra o a casa nostra
di stare in braccio e annusare la dolcezza della pelle del mondo
di poppare fino al Nirvana
di stare conla mamma e il papà (o al limite almeno con uno dei due)
di essere chiamati per nome
di essere lavati con dolcezza oppure di non essere lavati affatto
di ricevere le spiegazioni che ci riguardano (anche se non capiamo possiamo far finta)
di essere dondolati, cullati, fasciati
di sentire suoni piacevoli e famigliari
di poter piangere liberamente (si chiama diritto di espressione)
di avere protocolli anche per la "care" e non solo per l'RDS
di essere capiti (per poter capire)
di essere pensati (per poter pensare)
LIBERI DA...
dai monitoraggi continui (che fanno un fastidioso eco con il nostro cuore)
dalle ecografie che svelano ogni nostro segreto
dalle Kristeller (ma che era costui?)
da un parto precipitoso (cioè da un cesareo fuori travaglio)
da luci forti che tagliano
da manipolazioni incomprensibili
da docce violente e pesate paurose
da attese per poppare ada poppate non richieste
da voci antipatiche ed egoiste
da gente intorno che ha fretta
da gente intorno a cui non interessiamo
da parenti eccessivi
da tutine eleganti e scomode
da protocolli che ci stanno stretti
da profilassi non spiegate
da oggetti "transizionali" (non so cosa significa, ma gli psicologi lo sanno benissimo)
Alessandro Volta (pediatra, neonatologo)